Jacopo Veneziani (1994), storico dell’arte e divulgatore, ha vissuto otto anni a Parigi dove ha ottenuto un dottorato in storia dell’arte all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Nel 2020 ha pubblicato "#Divulgo. Le storie della storia dell’arte" (Rizzoli), nel 2021 "Simmetrie. Osservare l’arte di ieri con lo sguardo di oggi" (Rizzoli) e nel 2023 "La Grande Parigi. 1900-1920. Il periodo d’oro dell’arte moderna" (Feltrinelli). Ha curato per tre anni una rubrica settimanale dedicata alla storia dell’arte all’interno del programma "Le parole della settimana" (Rai3), ora è ospite fisso del programma "In altre parole" (La 7) condotto da Massimo Gramellini. Insegna “Comunicare l’arte” all’università IULM di Milano. Debutta in teatro nel 2024 con lo spettacolo "Parigi", in Prima Nazionale nell'ambito del Todi Festival.
Quale alchimia ha fatto sì che – a un certo punto della sua storia – Parigi sia diventata una calamita per intellettuali, scrittori, musicisti e artisti venuti da ogni parte del mondo? È la domanda alla quale intende rispondere Jacopo Veneziani con questo spettacolo che vuole raccontare gli anni in cui la Ville Lumière è stata lo scenario di incontri che hanno segnato l’arte del XX secolo, il luogo “dove bisognava essere per essere liberi” (Gertrude Stein).