La cappella Sistina non è solo la più grande opera d’arte mai eseguita a quel livello. E’ anche uno straordinario contenitore di storie, d’interpretazioni religiose, storiche, politiche.
I quasi trent’anni che separano gli affreschi della Volta da quelli della parete del Giudizio segnano due momenti nella biografia di Michelangelo ma anche due fasi politiche profondamente diverse segnate dall’inizio del Concilio di Trento (Paolo III - 1545) con tutto ciò che l’evento volle dire per la storia del cattolicesimo e dell’Italia.
Michelangelo morì il 18 febbraio 1564. A poco più di 450 anni di distanza la serata intende raccontare le vicende che hanno accompagnato quell’impresa titanica. Soprattutto svelare le infinite micro-storie che gli affreschi nascondono e che solo con una lettura esperta si riescono a individuare.
È esattamente ciò che faranno lo scrittore Corrado Augias e lo storico dell’arte Giovanni C.F. Villa che, accompagnandosi con la proiezione dei dettagli più affascinanti, mostreranno ai presenti i tesori che quell’ambiente straordinario contiene.
Per alcuni sarà come vedere davvero l’opera - per la prima volta.
Vi aspettiamo stasera alle 21.00 al Creberg Teatro di Bergamo