Lo spettacolo, scritto da Giorgio Gaber e Sandro Luporini originariamente rappresentato nella stagione teatrale 1978/1979, è forse la più provocatoria delle pièces gaberiane, incentrata sui temi del conformismo, delle nevrosi, delle insicurezze dell’uomo contemporaneo. Un’osservazione lucida e profetica della società, ma anche originale e di richiamo, interpretata con maestria da Giulio Casale che raccoglie l’eredità artistica e civile degli autori senza tradirne le note originali, impreziosita ieri come oggi con arrangiamenti firmati da Franco Battiato e Giusto Pio