Corvino Produzioni
Presenta
ORO PURO
di e con FABIO GENOVESI
Direzione Tecnica Stefano Dellepiane
Mise en espace Marta Dalla Via
Sulla riva tra il mare e la terra, che da sempre e per sempre si toccano e si danno a vicenda una forma, si incontravano due mondi che non si erano mai sfiorati, mai nemmeno immaginati, e cercavano di capire come guardarsi, come accostarsi, come ripartire adesso che esistevano l'uno per l'altro.
Ho lavorato a questa storia per quindici anni. Nel frattempo facevo altro, ma una parte di me era sempre lì, attorcigliata intorno a questo pensiero-idea-sogno-bisogno-richiamo.
Da quando ho letto il diario di uno dei viaggi più importanti dell'umanità, quello con cui Cristoforo Colombo ha scoperto -per caso- le Americhe. In quel resoconto ci sono pagine e pagine che descrivono bandiere, sigilli, le rotte, i venti, gli alti ufficiali presenti a bordo. Poi però, per un evento drammatico e fondamentale, il naufragio della Santa Maria la notte di Natale, così importante da cambiare il mondo e deciderne il corso ancora oggi, il diario si limita a dire che in quel momento al timone c'era "un giovane mozzo inesperto".
Mezza riga, niente di più. Come si chiamava, chi era, cosa ci faceva lì? Quindici anni ci ho messo, per dare un nome a quel mozzo, e per trasformare quella mezza riga in un romanzo e poi in un racconto teatrale. Che è la storia della sua vita, e della nostra, tra i marosi imprevedibili del destino.
Da piccolo mi innamoravano le storie in cui il protagonista aveva tanto bisogno di scrivere qualcosa che, non avendo penna né inchiostro, usava il proprio sangue. Ecco, così si dovrebbe scrivere ogni storia che sia degna di essere raccontata. Non con l'ego, il calcolo, la vanità. Ma col sangue.
Nel nostro sangue sta tutto quello che voglio raccontare. L'enorme, stupida oscurità della cattiveria umana, dell'egoismo, della nostra tendenza a distruggere tutto intorno a noi, e noi stessi. Ma insieme lo scintillio improvviso dell'amore, quegli attimi imprevedibili e invincibili di luce spaesante, che sbaragliano tutto quanto. Momenti di incalcolata, inestimabile, gratuita, fortuita, sciagurata, sprecata, smisurata, irresistibile bellezza. Cercando però di mantenere sempre lo scintillio che il sole le accende sopra, quello dell'oro puro, che non è l'oro dei gioielli e della roba che si compra e vende, ma il luccichio d'amore che abbiamo addosso, che sentiamo dentro. Quella luce che, quando viviamo davvero, splendidamente siamo.